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- 16 Luglio 2021
CORRIERE DELLA SERA - "Il mio film più libero"
«Mi sono reso conto che era l’ultima occasione di fareiconti con qualcosa che era stato oscurato, nascosto. Letizia, Piergiorgio, Maria Luisa, Alberto e io, Marco, le sorelle e i fratelli Bellocchio superstiti, abbiamo organizzato un pranzo al circolo dell’Unione di cui mio padre era stato tra i fondatori. Non mi interessava realizzare un’opera nostalgica o generica sulla famiglia. Abbiamo individuato subito il protagonista, un assente, mio fratello Camillo». Il gemello morto suicida il 27 dicembre del 1968 a 29 anni, evocato più volte, direttamente e indirettamente, nel corso della sua filmografia. Bellocchio porta a Cannes Marx può aspettare (già in sala con 01) e il festival gli riserva un doppio festeggiamento: un Rendez vous, ieri, accolto con tifo da stadio («Esagerati!») e la Palma d’onore che riceverà domani sera da Paolo Sorrentino nel corso della cerimonia di chiusura.